domenica 21 luglio 2013

Leggende e storie

La storia del Drago che richiede e custodisce giovani fanciulle, in età da marito, giovinette nel fiore degli anni, fino a che arriva l'eroe, il prescelto.
Quello spada in pugno taglia una o più teste e libera la giovinetta, il più delle volte per brevi istanti, dacché poi la sposerà subito.
La storia funziona benissimo ancora oggi, basta modificare à la mode il drago. La domandona è: ma che dovrebbe farci il Drago, con la fanciulla? Perché ce l'ha? Di notte diviene anche lui un meraviglioso giovinetto, vittima di incantesimo?



http://centuriespast.tumblr.com/image/56025208224

sabato 20 luglio 2013

Una commedia con Burattini

Una commedia con Burattini

Il vecchio Pantalone fa il giovane, e cerca ragazze coetanee: Colombina sì, sua moglie no. Arlecchino non se ne avvede, di questo cambio d'età, di questa nuova insidia. E come succede nelle commedie, quasi tutti capiscono una cosa, ne pensano un'altra e dicono un'altra ancora.




Nelle commedie di burattini è bello vedere questi pezzi di legno affannarsi nelle stesse cose in cui ci affanniamo noi.

Prossime date:
domenica 21 luglio 2013 - Bordon di Prepotto (Ud)
sabato 27 luglio 2013 - Pergine Valsugana (Tn)
sabato 3 agosto 2013 - Zoppola (Pn)


lunedì 8 luglio 2013

Raccontare storie

Raccontare storie.
Immaginando uno scrittore (uno scriba) che pensa e scrive, e decide che è giusto metterci un coccodrillo, è il momento giusto, il turning point narrativo, è un'aggiunta che serve a far capire e farsi capire. Poi vengono le scelte:
Lo metto adesso? Lo metto fra un po'? Disegno un coccodrillo panciuto, quindi sazio, oppure uno magro, in cerca di prede (calcolando che la storia è escatologica, e parla delle prove da affrontare nell'aldilà: una di queste era - o è - il coccodrillo).
Drammaturgia egiziana, su papiro. Museo egizio di Torino


venerdì 28 giugno 2013

Un'altra storia III

Un'altra storia III

Con Damatrà, Serena di Blasio e Emanuele Bertossi faremo un libro di storie. Ognuno secondo le proprie competenze.

Jo scrivarai par furlan contis e rimarolis.

Il libro uscirà a novembre, in occasione della Settimana di Nati per leggere, che sarà affiancata dalla settimana Nassûts par lei.

Abbiamo lavorato sulla base di storie raccolte, ascoltate o inventate da bambini di varie scuole, scritte prevalentemente in italiano.
Un esempio è questo, che mi piace moltissimo anche per il carattere (la font) che il bambino ha usato; fosse per me farei un libro stampato così, anche se temo che non farebbe lo stesso effetto. Noto che pur essendo un maschio, Matteo, è riuscito a scrivere una lettera in ogni quadratino, e ha messo i segni di interpunzione esattamente all'incrocio delle linee.


giovedì 27 giugno 2013

Cosa vedono: una storia in soggettiva

Un progetto possibile sarebbe una storia in soggettiva da parte di un burattino: cioè, una telecamerina al posto degli occhi, e noi che finalmente viviamo con loro, come loro, con le loro altezze, con i loro spazi, con il loro andare e venire entro una baracca (e finalmente anche fuori dalla baracca).
Vedersi arrivare un diavolo, che ti parla, ti prende, ti stende, sentire la mano che ti abbandona, l'afflosciarsi del buratto, il boccascena che si avvicina molto velocemente.
Oppure grandi bastonate, date, ricevute.



Un mondo, insomma.



martedì 25 giugno 2013

Bibliostaffetta 2013, festa conclusiva II

Bibliostaffetta 2013, festa conclusiva II

Come ho raccontato alla conferenza stampa di Teatroescuola 2013/14, hannus horribilis n.3, metti chiunque in mezzo ad una bella situazione e quasi sicuramente se ne accorgerà da solo, e ne trarrà profitto (cioè educazione cioè cultura).

La situazione di partenza è: ragazzi delle scuole medie che fanno un laboratorio di lettura ad alta voce. Potenzialmente un incubo.

Situazione finale: meraviglioso spiazzo davanti ad un meraviglioso edificio (la biblioteca di Codroipo), cinque classi di due scuole medie diverse, che non si conoscono fra loro, e che leggeranno ad alta voce pezzi di libri (scelti da Chiara Carminati). Un gruppo di ragazzi mi si avvicina, libri alla mano, mi guardano e chiedono: "Beh? Possiamo iniziare!?"

"Sì, iniziamo".



(foto di Lorenza Venica, organizzazione Damatrà)

Un'altra storia

Un'altra storia è questo quadro.
Come aveva capito Kieslowski, una figura vista di schiena racconta tantissime cose, tanto più se è anziana, cioè se ha molta storia addosso (cfr la vecchietta che butta la spazzatura nella trilogia Film Rosso Bianco e Blu).
Qui ci sono due quadri messi insieme, generosamente direi. Non sappiamo se le due immagini femminili siano in relazione fra loro, o con la bambina. Sappiamo però che il pavimento è pulitissimo.



Il pittore però è fiammingo, si chiama Pieter de Hooch e anche lui ha molte storie addosso, tra cui quella di esser nato negli stessi anni di Vermeer, e questa è sfiga.

L'immagine è stata usata per lo spettacolo conclusivo del progetto Teatro di Voci, curato da me e Serena Di Blasio e Denis Monte, prodotto dall'ERT FVG e USCI FVG. L'immagine l'ho trovata in un sito davvero ben fatto, statunitense, si chiama http://www.artstor.org
(impossibile per me trovare un sito così fatto in italia, CNR e vari musei statali compresi. Si chiama digital divide)

Una bella storia

Una bella storia araba (anche se c'è il Re, ma io ho dubbi sulla traduzione)


lunedì 17 giugno 2013

Il video è online su YOUTUBE!

Tutto, ma proprio tutto lo spettacolo di burattini Diavoli e Fiori è ora liberamente visionabile a questo indirizzo


http://youtu.be/y-2BV-DI9jg 

lunedì 3 giugno 2013

Diavoli e Fiori, spettacolo di burattini

Diavoli e Fiori, spettacolo di burattini, una commedia con burattini




si può vedere interamente QUI

giovedì 23 maggio 2013

debutto!!! :-)

finalmente DOMENICA 26 DEBUTTO!
nuovo spettacolo nuovo
al parco Sartori, alle 17.00, a MANZANO, col brutto o col bel tempo



sabato 18 maggio 2013

Con quella faccia un po' cosà

La nostra faccia ce la scegliamo, ogni giorno, questo è un fatto: altrimenti non si vedrebbero le enormi differenze tra quando siamo stanchi o arrabbiati o felici o indifferenti e quando, per esempio, siamo perfetti per la presentazione in società: pelle liscia, grandi occhi, grandi sorrisi, orecchie bene aperte, schiena dritta, eccetera eccetera.
Allora io dico ai partecipanti del laboratorio Cjacis / Mestoli che possono scegliere anche la faccia del loro burattino, come piace a loro, mantenendo la regola del viso umano: due occhi, un naso, una bocca.


Lavoro in classe

Che si fa esattamente in un laboratorio di teatro, in classe, per quattro cinque lezioni da 1.30' cad., con venti/ventiquattro bambini?
Si possono fare tantissime cose, e tantissime NON si possono fare.
Tra le cose possibili (e davvero forti) che cerco di fare è lasciare che i bambini pensino da bambini, creino da bambini, immaginino e realizzino teatro che vada bene a loro.
Poi cerco di elaborare con loro una forma che vada bene a più persone possibili.





mercoledì 8 maggio 2013

Bibliostaffetta 2013, festa conclusiva

Bibliostaffetta 2013, festa conclusiva, nella splendida cornice della biblioteca di Codroipo (codroipo biblioteca i love u).



Ha anche piovuto un momento, e i ragazzi di sedegliano e varmo non hanno battutto ciglio: impegnati ad ascoltare o a leggere.
Degno degnissimo finale di un bel progetto, quest'anno abbiamo anche incontrato Biblioteca vivente di Damatrà. Very wonderful
(Foto di Lorenza Venica, faccia e dito puntato di michelepolo)

domenica 5 maggio 2013

Il risultato di quattro mesi di lavoro

Il risultato di quattro mesi, abbondanti, di lavoro con bambini, insegnanti, autori, direttori musicali, scrittrici, tecnici, collaboratrici, ERT, impiegate, amministrativi, custodi di teatri e un sacco di sorrisi


Il risultato di Teatro di Voci 2013 è stato davvero meraviglioso: la musica ha fatto da perfetto collante fra il mio (piuttosto criptico) teatro e la storia di Chiara Carminati: bravissimo allora Carlo Berlese.
E Denis Monte si è confermato una persona di meravigliosa creatività e intuizione.
Bravi anche all'ERT Teatroescuola, ça va sans dire.

Prossimo post, gli errori. fra un po' :-)

lunedì 22 aprile 2013

Quatto quatto

Quatto quatto il diavolo preme, il diavolo aspetta, il diavolo attende. I miei errori? No, non i miei.
Il diavolassi aspetta gli errori di Arlecchino, di Pantalone, di Colombina.
Quando il diavolo aspetta al varco, la cosa migliore è mandargli incontro un cane.

Come fecero a Cividale tanto tempo fa, e non solo là.


sabato 20 aprile 2013

La scheda tecnica di Diavoli e Fiori - burattini

La scheda tecnica di Diavoli e Fiori



con i miei contatti, un riassunto del lavoro, la scheda tecnica c'è CLICCANDO QUI

oppure me la chiedete via mail: info chiocciola michelepolo punto org

La scheda tecnica di Le Fiabe di Italo Calvino - teatro di narrazione

La scheda tecnica di Le Fiabe di Italo Calvino



con i miei contattti, un riassunto del lavoro, le sue necessità tecniche c'è CLICCANDO QUI

oppure me la chiedete via mail: info chiocciola michelepolo punto org

sabato 13 aprile 2013

Sembra un libro

Sembra un libro, e lo è, un libro parlato, raccontato, immaginato.
Un libro spettacolo, un libro teatro, un libro dal vivo.
Un libro temporaneo, dura un'ora.
Con me & Federico Scridel


venerdì 22 marzo 2013

Secondo Pinocchio


Secondo Pinocchio è uno splendido spettacolo di figura, dentro la tradizione viva, non quella museale, con qualcosa che io invidio moltissimo e che mi colpisce sempre molto: un ritmo vero.
Visto che non sono affatto esperto di ritmo, non so se "vero" sia un buon aggettivo: diciamo che il ritmo dei Burambo è costruito insieme ai bambini in sala, insieme al suo pubblico, quesllo che stamani stava seduto sulle sedie, che un po' rumoreggiava, un po' no, un po' si metteva paura e un po' rideva forte.
Io non ne sono capace, dentro la baracca; loro sì. Stamattina sono andato a teatro e anche a lezione.

mercoledì 27 febbraio 2013

La signorilità della Baronessa






























La signorilità della Baronessa che aiuta un po' tutti, da suo marito a Colombina, sembrando davvero magnanima, prendendo due o tre piccioni con una fava, anche se la fava era di mandorle e non pareva destinata a lei.
Si chiamano social skills, che tradotto vuol dire saper trattare con le persone

Nella quiete della sala prove


Nella quiete della sala prove molti sorridono, mentre nascondono affilati coltelli nella manica della giacca
(e il povero burattinaio giocoforza deve avere le braccia nude per poter lavorare, e la schiena larga per poter reggere una storia)

mercoledì 20 febbraio 2013

Studî di drammaturgia: occorrenze dei personaggi II

La posto così anche io mi convinco che il lavorìo di scrittura e riscrittura che mi prende (anche e soprattutto la sera) è fruttuoso (cioè confronto questa tabella con quella di 5 giorni fa e vedo le differenze)


sabato 16 febbraio 2013

Non sapevo


Davvero non sapevo che la drammaturgia potesse essere un processo perfettamente infinito. Se la traduzione è spostare una ragnatela da un lato all'altro di una stanza, la scrittura drammaturgica mi pare l'arte del debugging conseguente all'ingresso di nuove funzioni, che spostano equilibri qua e là, che devono essere ripristinati, se non vuoi vedere il tuo pubblico aggrottare le sopracciglia pensando: "ma questo, chi è e cosa vuole, adesso?" oppure "ma non era andato via per cercare il cane? perché ora piange l'aumento delle tasse?" (ecco, esattamente questo effetto: eh?!)

Il debugging è letteralmente il cercare bachi in un programma informatico, quando il programma non funziona e non si capisce perché: bisogna rivedere tutto ciò che si è scritto per capire dove si inciampa.

Perché si chiami così, è una storia interessante: http://en.wikipedia.org/wiki/Debugging

giovedì 14 febbraio 2013

Studî di drammaturgia: occorrenze dei personaggi


Quante volte compare nel primo atto il maresciallo? e quante invece nel terzo?
Ma Colombina, è la protagonista, visto che il secondo atto la vede sempre in scena?
Arlecchino arriva quasi subito, sparisce quasi subito, e ricompare nel terzo atto.

È equilibrato? È interessante? C'è una evoluzione della storia, tutti i personaggi la vivono questa storia?

Adesso scrivo e provo, poi me lo diranno gli spettatori.


video delle Storie di Italo Calvino, con michelepolo e Federico Scridel

clicca sul titolo a fianco, non sull'immagine (sorry i'm not a webmaster)


video delle prove dell'animazione Le Storie di Italo Calvino

Familie Flöz


Con Infinita ho completato il "mese Familie Flöz".
Completato nel senso che sono steso, innamorato e inciussît.
Che fortuna  averli visti.

Mentre il diavolo guarda


Mentre il diavolo guarda muto i fiori usurpatori, la giornalista borghese è divenuta Caterina, baronessa moglie (mugiera) di Pantalone, sensibile ai colori come nessuno, disponibile probabilmente alle avventure, ma con chi sappia vestirsi decentemente e riconosca le differenze fra le poltrone di design e i sacchi di juta.

sabato 2 febbraio 2013

Laboratorio con Andrea e Serena e un sacco di colleghi

Bellissimo lavorare con molti colleghi.
Bellissimo lavora con persone di altra formazione.
Bellissimo lavorare con i giovinastri, alla pari.

Grazie a Serena Di Blasio, Andrea Ciommiento, all'Arci territoriale di Via Val D'Aupa, all'Arci, a tutti i partecipanti


Foto di brainstorming, ma mica si stava seduti tutto il tempo, eh!


La parola Fine. Già scritta parecchie volte, btw.

Diavoli & Fiori

Undici revisioni questa versione, tredici la prima versione.

Ventisei scene, e finalmente la parola FINE

Fino alla revisione nr. 12!



giovedì 17 gennaio 2013

Maschere, non burattini

Visto a Cividale (grazie ERT!). Rivisto a Zoppola. Rigrazie ERT!
Strepitoso. La seconda voglia che l'ho visto era anche meglio, perché non era affatto la copia carbone del giorno prima. Più che strepitoso.






La moretta vestita di rosso e nero, maschera capace di comunicare un mondo con la camminata, la maniera di voltarsi, i colpi di maschera, le spalle, il respiro.
Come le altre.

Familie Floz
www.floez.net/

mercoledì 16 gennaio 2013

Marionette, non burattini

Maestri, non discepoli
Le teste che andranno a formare il cast per il nuovo spettacolo di Ronnie Burkett, non noccioline.

mercoledì 9 gennaio 2013

la Compagnia dei Celestini


NON è vero, perché son tutti piuttosto pallidini, burattinaio compreso. Ma come idea ci può stare. Più li guardo e più penso: quante storie avete da raccontare! Bravi lo scultore, e la sarta, e Aurora che li ha rinfrescati!