giovedì 28 aprile 2011

sfondi di mirò

Il progetto Teatro di Voci andrà in scena la prossima settimana al Teatro Nuovo di Gradisca d'Isonzo!

In tasca a blu
Fiaba di Roberto Piumini, musicata da Andrea Basevi
Gradisca d’Isonzo- Nuovo Teatro Comunale
3 maggio 2011— ore 18.00

abbiamo scelto Mirò come sfondo astratto e concreto per questa avventura, per dare un'occhiata ecco una anteprima degli sfondi, si trova su youtube

http://www.youtube.com/watch?v=t3Pq0uaAJkc

sabato 23 aprile 2011

Michelepolo e il suo doppio



L'uno è piuttosto imbronciato, e l'altro indecifrabile

Teatro di Voci




Insieme a Luisa Vermiglio stiamo cercando di dare una forma al progetto (ERT Teatroescuola) Teatro di Voci, che significa coro e teatro insieme (ma esiste già, e si chiama Opera! No, no, credo sia più vicino all'idea originale greca di un coro sulla scena che non a quella di Jacopo Peri).
Da par nostro, per contribuire a questa idea, abbiamo pensato a immagini di Joan Mirò che potessero dar un po' di ambiente alle vicende del libretto.
Ah l'Opera! Questa idea davvero interessante si scontra con le esigenze di innumerevoli soggetti, che alle volte spingono verso la meta, alle volte tirano la coperta dalla loro parte, alle volte nè tirano nè spingono: stanno.
Copiando fondamentalmente l'idea della macedonia, il difficile è riuscire a farla affinché sia dissetante e bella da vedere, gustosa e multicolore, che non sappia solo di mela oppure di fragole, che si riesca a trovare la frutta adatta nei pochi negozi rimasti ancora aperti, e via di metafore.
Mi sembra di vederli litigare e scornarsi continuamente, Mozart e Da Ponte, Verdi e Boito, Britten e Myfanwy Piper: ci vuole più musica! no! ci vuole più teatro! più musica, è più importante del teatro! e allora fatti un concerto!

venerdì 22 aprile 2011

Copertine di libri




Per le scuole medie di Castions, Mortegliano e Basiliano (committente il Progetto Integrato Cultura di Codroipo e l'ERT Teatroescuola) sto curando il progetto di lettura ad alta voce "Bibliostaffetta".
Il primo incontro è dedicato ai libri, sul come scegliere un libro invece di un altro, come orientarsi senza annegare nell'offerta strabiliante di titoli e copertine dell'industria e dell'artigianato editoriale.
Proprio a questo riguardo è interessante sapere quali sono i meccanismi, complessi eppure quasi automatici, che le persone mettono in atto quando devono scegliere un libro.
Ai miei partecipanti spiego che raramente un titolo viene scelto dall'autore, e praticamente mai l'autore può decidere la copertina (Umberto Eco potrà, insieme a pochi altri).
In questo periodo sto leggendo i libri di Vera Birkenbihl, ottima autrice di libri sul linguaggio corporeo e sui meccanismi inconsci per cui ricerchiamo il piacere e la soddisfazione, anziché la frustrazione.
Bene: a questa ottima autrice hanno assicurato le più brutte copertine che io abbia visto da molto tempo, e dei titoli che la avvicinano pericolosamente ai manuali di felicità in 24/48 ore, da leggere magari in treno o in stazione.
Quei libri da leggere così, mentre si aspetta di fare le cose serie della vita.

Finût!




Par chest an di scuele o vin dât! Finût il zîr di cuindis scuelis dal friûl vignesie iulie, scuelis medîs e superiôrs: Marinoni e Percût di Udin, Solari di Tumieç, Einaudi di Palme, D'Aronco di Glemone, Mattei di Tisane e Psicopedagogic di San Pieri dai Sclavons (dite ancje San Pieri dal Natison); e lis scuelis medîs di Manià, Cormons, Cjasteons di Strade, Marian, Muzzane, Flumisel, Çervignan e Aquilee.
Son vignûts cun me Dek il Ceesa, Passion, Dj Tubet, e ancje Silvia Michelotti, Simone Sari, Gaia Baracetti, Fabian Riz.
Vin mostrât lavôrs dai Arbe Garbe, Jonokognos, Silvia Michelotti, Kosovni Odpaki, Tg Pignan, Radio Onde Furlane, Lorenzo Bianchini, Rai3.

Cumò ce restial? Mâl che ledi, cuindis puntadis radiofonichis dulà ridi e vaì par chel che e an tirât fûr denant dal gno microfono: a si puedis scoltà simpri achì http://www.ondefurlane.eu/radio-dis-2011/

mercoledì 20 aprile 2011

Stati generali della cultura



La regione autonoma FVG ha indetto, con il nuovo assessore alla Cultura ed allo Sport De Anna, gli Stati generali della Cultura, nome molto altisonante per una cosa che sembrava un po' l'audizione dal sovrano: una fila infinita, per dire delle cose, con la possibilità anche che il sovrano rispondesse subito, dicendo se la cosa andava bene oppure no, dicendo di accorciare a certi, non dicendo niente ad altri; chiamando un po' tutti quelli che volevano venire, invitando altri, che venissero, insomma, una cosa un po' confusa e un po' confondente dove il granitico sovrano è rimasto al suo posto, senza nemmeno fare pipì, per cinque, sei ore, leggende dicono anche sette ore.

Noi del Coordinamento autonomo lavoratori dello spettacolo ci siamo andati e abbiamo anche parlato, meglio, ha parlato Paola, ma cosa dire l'abbiamo deciso abbastanza insieme, da bravi colleghi. Comunisti, direbbero altri che meno apprezzano la finezza e hanno bisogno di vedere il buono e il cattivo delle cose, ben delimitati.

Che cosa sortirà tutto questo? Un nuovo Accordo? Nuove forme di finanziamento? De Anna ha parlato molto di criterî condivisibili, di trasparenza, di riorganizzazione. Fino a quando gli indipendenti rimarranno puri ed incontaminati, cioè isolati, faranno gli altri quello che vorranno.