giovedì 1 aprile 2010

sig. Ibsen

Il sig. Ibsen, norvegese di nascita e norvegese alla morte, non nel mezzo, ha scritto molti testi, tra cui il Peer Gynt su cui sto lavorando da un pezzo, e che non si esurirà con UNA messa in scena. Ha scelto un finale molto strano: ha fatto passare al protagonista mille avventure dappertutto nel mondo, e l'eroina l'ha lasciata a casa, a aspettare una vita intera. Quando poi Peer se ne torna a casa, a morire, da solo, senza nessuno che l'aspetti, ecco fa arrivare Solvejg con queste parole: "Io ti ho aspettato, perché hai sempre abitato il mio cuore, grazie a te la mia vita è stata una lunga canzone d'amore".