lunedì 19 dicembre 2005

gavevo resòn - NDT I


se non l'avete visto, o se, come me, avete ancora più sete di quella cosa che è il nederland dans theater, ma avete in mente di organizzare dei charter per andare a l'aja, dove stanno, per vedersi in santa pace cinque, o sei, o quel che si può delle loro produzioni, ebbene...
vengo anch'io.

lunedì 5 dicembre 2005

consiglio

ecco che mi arrischio a consigliare uno spettacolo, a udine, al teatrone, il 16 e il 17 dicembre: Nederlans Dans Theater I.
danza fatta con piglio teatrale, senza storie, credo, ma tutte le cose che ho visto di loro (tranneuna) eran FANTASTICHE.
fantastiche, in video! già godo al pensiero di vederli LI', vicino a me, inondato dalla loro energia.
consiglio, consiglio. poi potete sempre commentare.

mercoledì 30 novembre 2005

mostra al teatrone di udine



come detto avan'tempo sono alla mostra Teatri in giuoco (www.teatroescuola.it) al teatrone san giovannone di udinone fino al 17 dicembre, e il sabato pomeriggio è possibile venire, per chi ha bambini, a visitare/interagire con la mostra, telefonando al 0432 224211.
ingresso modico 3 euro per cadauno dei bambini e libero per i genitori (che ben).

tino sehgal, da giacomo e carlo

ecco quello che è successo a carlo russo e a giacomo trevisan (http://www.flabbyface.tk) durante i tre mesi di esecuzione della performance This is good, di Tino Sehgal, alla villa manin di passariano. certo che capir queste righe senza aver veduto è difficile, e allora immaginate. c'è pur sempre la possibilità di lasciar commenti, eh.
CARLO RUSSO
Donna di 50 anni circa “Mi pensavo te fosse ciapà i zinque minùti e invece te si l’opera, va ben”.
Riflessioni sul fatto che questa sia la cosa più bella della mostra.
Persone hanno ritrovato ciò che avevano letto nell’articolo uscito sul giornale, ma lo stesso sono stati sorpresi.
Sono le donne che esternano maggiormente le emozioni e si “arrischiano” a chiedere informazioni sull’opera. I maschi tendono di più a dire qualche sciocchezza riguardo al lavoro o cose simili; molti trattengono ciò che hanno provato lasciandosi andare in commenti o risate nelle sale vicine.
“Anche lei è un artista! Benissimo!” E se ne sono andati.
Coppia di stranieri hanno allungato il passo ma poi hanno voluto chiedere spiegazioni. Lui soffrendo di gran mal di schiena pensava stessi facendo degli esercizi del genere per la schiena. Poi però hanno capito.
Gruppo di tedeschi, occhi sbarrati fanno domande ma non capisco.
Gruppo di giapponesi, incominciano a ridere appena comincio e continuano anche quando se ne vanno.
Signora spaventata lancia gli occhiali e urla. Poi incomincia a gridare dicendo che non è possibile spaventare le persone in questa maniera. Anche dopo le mie spiegazioni a riguardo non sembra credermi, si rappacifica quando sente le parole della guardasala nell’altra stanza.

GIACOMO TREVISAN
Finita l’esecuzione una signora lasciando la sala sottovoce al marito: “Questa è la sala degli orrori!”.
Ma lei è Tino Sehgal?
Un signore appena ho cominciato: “Ehi, ehi, calmati!”
Una signora è fuggita dicendo al marito che era andato prima di lei nella sala seguente: “Non lasciarmi da sola con questo pazzo!”.
Una signora di mezz’età si è dilungata per una mezz’ora in una personale interpretazione dell’opera.
Un signore si è fermato a parlarmi per un mezz’ora d’orologio di tutta la sua vita.
Una signora mi ha confessato di aver preso una gran paura quando ho cominciato l’esecuzione.
Una signora mi ha detto come per prendermi in giro: “eh, stando in mezzo all’arte si diventa un po’ artisti!”, è rimasta di stucco quando le ho spiegato che ciò che facevo era un’opera d’arte.

domenica 20 novembre 2005

tino sehgal, da michele zamparutti

ecco invece cosa è successo a un mio collega delle performances.

Unendo le informazioni datemi dalla curatrice e quelle inserite nel catalogo, ma soprattutto, seguendo le reazioni che ho raccolto dopo le prime esecuzioni, ho cercato di mantenere alla fine di ogni ripetizione l’atteggiamento più aperto e disteso, sia del volto che del corpo, cercando così di sollecitare una richiesta di spiegazione da parte del pubblico, dato che mi è stato chiaro sin da subito che pochissimi hanno capito cosa stavo facendo lì.
Penso che spesso la gente non abbia addirittura capito che si trattasse di un’opera d’arte.
Sembrava che avessero tutti paura: o di me come persona e del mio comportamento che non riuscivano ad inquadrare, o forse temevano semplicemente una brutta figura confessando di non aver capito.

Molti sono scappati nella sala successiva non appena finivo di pronunciare la didascalia; allora la completavo da solo e loro si riaffacciavano alla porta; li guardavo e scappavano via di nuovo.

due recensioni del mio spettacolo in belgio


beh, mi sarò anche fatto un bel posteriore e rischiato un nervous breakdown per questo spettacolo, epperò ne è valsa la pena. un grazie al mio regista, a chi mi ha aiutato e a chi mi chiamerà
(non sono morto, non è un autodafè. è solo che mi hanno pubblicato delle recensioni e mi fa bene. mooolto bene)
eccole, dal sito http://www.europuppet.org/belgio/452.php

Isabelle Bertola
directress of Théatre de la marionette in Paris
“I enjoyed the exhibition of the Italian Actor, Michele Polo. It was, unlike others, full of energy and had a good rhythm”

Trude Kranzl
directress and organizer of the Wels Figurentheater Festival der Stadt
“I like Michele Polo show. He was the only one that expressed lightness and joy for living, tipically Italian".

sabato 12 novembre 2005

« Un pingouin, c’est un ange qu’on a laissé trop longtemps au frigo »


beh non mi passa certo in una settimana la sbronza di bellezza che mi ha investito in Belgio.
Le Turak Theatre, francesi, che fanno uno spettacolo che io farei DI CORSA (SAPETE CHE IL MONDO SI DIVIDE IN SPETTACOLI CHE io FAREI E CHE io NON FARE - ieri sera veduto spettacolo che io NON)

invece Un oiseau avec des moufles è spettacolo FAREI. qua ci son due fotine ma arriveranno altre. il regista alla fine del festival ha fatto un pezzo da solo, almeno un'ora e mezza, con le macchinine, la mucchina, il mestolo con la faccina...
adesso michelepolo è nel capannone che prova con le macchinine, con i mestoli, con le faccine. sono sempre un tipo originale.

martedì 8 novembre 2005

GiovanBattista_Polo


Che chi no samee centrà nuie cun il blog, invece sì.
Chistu sior a l'è gno nono meni, GiovanBattista Polo, nassut a Ybbsitz in Austrie, che io no ai mai conossut, cal sunave il violin e che dopo la prigjonie in Germanie al preferive un spagnolèt a un toc di pan.
Nassut in Austrie parce che gno bisnono al costruive camins atòr par il regno austroungaric, e lui li turnèes a li faseve a peit.
Dopo la turnè in Belgio, mi sint di fa l'artist ancje un poc par lui.

belgio_2

Mais mon dieu!! è andata benissimo in belgio, eh sì. ho fatto uno spettacolo da brividi, che culo, direi. metà francese, metà talian, pubblico strepitoso, insomma, una manna caduta dal cielo del belgio.
Però, trovarsi di fronte ad un pubblico che ti guarda sorridendo e ti dice, "vasi monsieur, on vous attende. c'est à vous maintenant.." io avevo un sorriso a 71 denti (ponti e capsule visibilissime comprese) mais j'avais les jambes qui tremblent, oui, beaucoup.
Essendo un uomo dell'opinione dell'ultimo libro che ha letto, adesso voglio francia francia francia (ma come, non sei stato in belgio? sì, dico, ma lì parlan francese e c'erano un sacco di gruppi francesi che hanno fatto spettacoli STREPITOSI et alors.. on va en france!

lunedì 31 ottobre 2005

belgio, belgio


beh belgio. ecco che son alla prima turnè a turnè, che sarebbe tournai ed è in belgio e fanno un festival di teatro che sembra molto bello, anche se non mi fido di festival che hanno me come ospite (www.crea-theatre.be). da mercredi 2 novembre a dimanche 6 novembre: mescolati insieme ci sono le compagnie dècouverte e le compagnie phare, io sono dècouverte. mi seembra bello che mi abbiano obbligato a stare tutti i giorni così, dicono, fate amicizia e vi scambiate idee: quelle regalitè!
faccio lo spettacolo vendredi, mi hanno sbagliato il nome, chissà, magari faccio il difficile e pretendo che siano cambiati tutti i manifesti, tutte le email, tutti i post. sarebbe una sensazione di potenza mica da poco, no?

giovedì 27 ottobre 2005

al teatrone giovannone udinone


sarò al teatrone di udine da metà novembre a metà dicembre con un lavoro per bambini sui teatri, il gioco e un po' di cose che si possono fare nel mezzo (mezzo? quale dei 34 significati?). lavoro divertente e massacrante, per noi, e qualche volta anche per i bambini (beh massacrante proprio no). pubblicherò le date aperte al pubblico, so che non state nella pelle per saperlo

tino sehgal_1

Compatibilmente con le esigenze (burocratiche o no) di villa manin, presto pubblicherò il blog di tre mesi di performances alla mostra Il Teatro dell'Arte, dove abbiamo fatto (e facciamo, fino al 6 novembre, MOVEISI!).
ecco un pezzo:
Abbandono da subito l'idea del gallerista: cioè che anche se qualcuno non ti sta guardando, puoi farlo lo stesso, ti noterà. in Belgio forse, ma qui no di sicuro, oppure la soglia di attenzione è così bassa che spesso con dieci esecuzioni non si ha nemmeno un riscontro. Lo faccio quando mi guardano, oppure quando non mi possono non guardare.
Anzi, li guardo pure negli occhi: appena molli lo sguardo, quelli trovano ogni scusa per fuggire; piantandogli gli occhi addosso non fanno un passo.
Spesso fuggono, allora dico la didascalia nella sala accanto, quella che loro pensavano fosse un rifugio.