martedì 12 aprile 2016

No no no - 2

No no no - 2 ( attenzione : è una drammaturgia! non una storia scritta x la lettura tipo libro/racconto)

Ecco la seconda parte della drammaturgia - che vorrà mai dire questa parola. Drammaturgia vuol dire "testo per il teatro" - cioè testo scritto tecnicamente, che ha bisogno soprattutto di immaginazione - non c'è scritto tutto!!!!!!!

buona lettura e buona immaginazione :-)



PS - questa è la seconda e terza parte, la prima è disponibile qui


  1. i bambini fuggiti arrivano in un posto solitario
  2. in mezzo ad una radura, un prato, una collina. Piantano una bandiera per segnalare il posto, fanno una foto ricordo del primo giorno, il giorno UNO
  3. inventano i nuovi orari: prima di tutto si mangia, poi si leggono i libri, poi si va a dormire
  4. prima si lavano i denti, poi mangiano
  5. leggono i libri
  6. uno racconta che i suoi libri preferiti sono XXX
  7. altri raccontano i propri libri preferiti
  8. tutti si guardano in giro, dicono che il posto dove si trovano è perfetto per i libri con i mostri
  9. iniziano a leggere libri con mostri
  10. nessuno ha paura perché sono insieme
  11. insieme si ha coraggio
  12. cantano la canzone del mostro
  13. tutti assieme chiamano forte il mostro
  14. prendono in giro il mostro, dicono che sarà impegnato con il telefono, per quello non risponde
  15. immaginano le chiamate al mostro, il mostro che risponde
  16. arriva veramente un mostro (non sappiamo come sarà effettivamente, sappiamo che sarà perlomeno molto largo, non farà rumore mentre cammina)
  17. molti bambini nemmeno se ne accorgono
  18. sentono lamentarsi, pensano che siano gli altri bambini
  19. vedono il mostro
  20. tutti balzano in piedi, gran vociare e confusione
  21. poi la confusione cala, il mostro è fermo, traballa, tutti stanno zitti e piano piano nel silenzio si sente un lamento, una vocina sottile
  22. è quella del mostro
  23. il mostro si lamenta, ha un male dentro che lo divora, al cuore
  24. tutti sono incuriositi
  25. cercano di capire che male ha, ma stanno bene alla larga
  26. certi bambini dicono che non è possibile, che è un bugiardo
  27. il mostro dice che il male è tanto forte, gli dà tanto dispiacere, il suo dolore è che cerca di essere migliore possibile, ma tutti gli danno contro, tutti si lamentano di lui, nessuno gli vuole bene, i grandi sono cattivi
  28. certi bambini dicono che questa storia la sanno già, l'hanno letta in un libro, che il mostro non li fregherà
  29. certi invece danno ragione al mostro, è vero, i grandi sono prepotenti
  30. Il mostro racconta che lo hanno ferito mentre cercavano di pizzicare la sua carne morbida e tenera
  31. qualche bambino prende coraggio, prova ad avvicinarsi per poi fuggire subito, ma il mostro non fa segni di attacco, i bambini prendono sempre più coraggio
  32. dei bambini tastano con le mani dei pezzi del mostro, effettivamente ha carni morbide e tenere
  33. il mostro chiede aiuto, dice che il male gli fa male, ma adesso sta già meglio, forse loro sono dei bambini speciali, non sono come i grandi
  34. i bambini sono d'accordo, no non saremo mai come i grandi, noi siamo diversi
  35. qualcuno dei bambini propone di guardare sopra, ma non riescono perché sono troppo piccoli, allora qualcuno dice di guardare sotto
  36. I bambini si fanno piccoli piccoli e guardano sotto il mostro
  37. Improvvisamente il mostro si muove e prova a prendere / a mangiare / ad agguantare i bambini che si erano fatti piccoli piccoli
  38. scappano in mille direzioni diverse tutti i bambini
  39. rimane solo il mostro, vittoria
  40. canta la sua canzone, racconta la sua vera storia, la storia del mostro XXX
  41. si rivela parzialmente il mostro: sono effettivamente i genitori
  42. si sentono i genitori dire che i bambini saranno scappati a casa a frignare, oppure che saranno scappati dalla nonna a piangere. Tutti ridono perché i bambini sono dei pappe molla che sono scappati pieni di paura
  43. qualcuno dei genitori prova a guardare il mostro da fuori, dice che effettivamente il mostro è pauroso, tutti scappano alla vista di un simile mostro, nessuno reagirebbe attaccando, bisognerebbe avere troppo coraggio
  44. qualcuno dice che è divertente fare paura, che i bambini hanno sempre paura
  45. qualcuno dice che è stata davvero una bella idea, far morire di paura i bambini, così adesso staranno per sempre buoni
  46. si sentono dei rumori, come uno scalpiccìo di piedi
  47. i genitori tornano dentro il mostro, non sanno cosa succede
  48. tornano i bambini, si sentono le loro voci
  49. i bambini tornano in massa, all'attacco
  50. i genitori riescono a rivestirsi da mostro prima di essere visti
  51. arrivano tutti i bambini, battaglieri, affrontano il mostro a viso aperto
  52. i bambini dicono che fermeranno il mostro così salveranno i propri genitori che non avrebbero mai il coraggio di affrontare i mostri
  53. i genitori/mostro sfidano i bambini: se hanno veramente coraggio, se non sono solo dei lamentoni capricciosi, l'unico punto debole è sotto il mostro, se hanno coraggio si facciano sotto
  54. momento di imbarazzo nei bambini: effettivamente è un rischio
  55. chi non risica non rosica: i bambini partono all'attacco, entrano sotto il mostro
  56. momento di confusione, poi il mostro si disfa
  57. genitori e figli sono abbracciati insieme


possibile cambiamento nella storia: i genitori non riescono a rivestirsi, incontrano i bambini che tornano. Abbracci, pace, improvvisamente torna il mostro, i bambini dicono che loro hanno il coraggio, lo affrontano e lo mettono in fuga.

lunedì 11 aprile 2016

Immedesimarsi e immaginare

C'è un personaggio che ha la sua storia, i suoi problemi, una sua dose di simpatia, un poco ruvida.
Poi spunta un personaggio incappucciato, e noi sappiamo chi è: è la Morte, ma il personaggio lo sa? Sa che cosa lo attende?
Che altro fare, se non alzarsi in piedi e mettersi le mani nei capelli?


sabato 9 aprile 2016

Baci abbracci e bastonate - prove II

Baci abbracci e bastonate - prove (con il pubblico!)

Il mio nuovo spettacolo di burattini dovrebbe rivolgersi anche ai bambini di 3 anni. Ci ho pensato molto su, sempre un po' dubbioso perché le teste di legno e la mia recitazione facevano piangere qualche bambino piccolo, e mi è rimasta la paura addosso.
Ho cambiato drammaturgia, uscendo dalla baracca, mostrando prima i burattini, avvisando chi stava per arrivare.
Tre buone idee :-)
Il risultato è che i bambini partecipano attivamente allo spettacolo, ridono e si arrabbiano con le figure, per più di 45 minuti fanno un chiasso indiavolato, urlano, inveiscono, si sbracciano, avvisano (il tutto più o meno a tempo con la mia drammaturgia, devo ancora imparare bene a "suonare" insieme :-)





lunedì 4 aprile 2016

Burattini e bambini

Perché i bambini vanno pazzi per i burattini?



Perché i burattini sono più piccoli di loro.

Nel mondo di ogni giorno i bambini sono sempre i più piccoli. Sempre, salvo che negli spettacoli di burattini. Lì finalmente sono loro i grandi. Si ribalta il loro mondo.

Noi adulti ce lo siamo dimenticati il mondo visto dal basso, ma se vivessimo in un mondo di giganti i burattini sarebbero i nostri eroi preferiti.

venerdì 1 aprile 2016