mercoledì 30 novembre 2005

tino sehgal, da giacomo e carlo

ecco quello che è successo a carlo russo e a giacomo trevisan (http://www.flabbyface.tk) durante i tre mesi di esecuzione della performance This is good, di Tino Sehgal, alla villa manin di passariano. certo che capir queste righe senza aver veduto è difficile, e allora immaginate. c'è pur sempre la possibilità di lasciar commenti, eh.
CARLO RUSSO
Donna di 50 anni circa “Mi pensavo te fosse ciapà i zinque minùti e invece te si l’opera, va ben”.
Riflessioni sul fatto che questa sia la cosa più bella della mostra.
Persone hanno ritrovato ciò che avevano letto nell’articolo uscito sul giornale, ma lo stesso sono stati sorpresi.
Sono le donne che esternano maggiormente le emozioni e si “arrischiano” a chiedere informazioni sull’opera. I maschi tendono di più a dire qualche sciocchezza riguardo al lavoro o cose simili; molti trattengono ciò che hanno provato lasciandosi andare in commenti o risate nelle sale vicine.
“Anche lei è un artista! Benissimo!” E se ne sono andati.
Coppia di stranieri hanno allungato il passo ma poi hanno voluto chiedere spiegazioni. Lui soffrendo di gran mal di schiena pensava stessi facendo degli esercizi del genere per la schiena. Poi però hanno capito.
Gruppo di tedeschi, occhi sbarrati fanno domande ma non capisco.
Gruppo di giapponesi, incominciano a ridere appena comincio e continuano anche quando se ne vanno.
Signora spaventata lancia gli occhiali e urla. Poi incomincia a gridare dicendo che non è possibile spaventare le persone in questa maniera. Anche dopo le mie spiegazioni a riguardo non sembra credermi, si rappacifica quando sente le parole della guardasala nell’altra stanza.

GIACOMO TREVISAN
Finita l’esecuzione una signora lasciando la sala sottovoce al marito: “Questa è la sala degli orrori!”.
Ma lei è Tino Sehgal?
Un signore appena ho cominciato: “Ehi, ehi, calmati!”
Una signora è fuggita dicendo al marito che era andato prima di lei nella sala seguente: “Non lasciarmi da sola con questo pazzo!”.
Una signora di mezz’età si è dilungata per una mezz’ora in una personale interpretazione dell’opera.
Un signore si è fermato a parlarmi per un mezz’ora d’orologio di tutta la sua vita.
Una signora mi ha confessato di aver preso una gran paura quando ho cominciato l’esecuzione.
Una signora mi ha detto come per prendermi in giro: “eh, stando in mezzo all’arte si diventa un po’ artisti!”, è rimasta di stucco quando le ho spiegato che ciò che facevo era un’opera d’arte.