sabato 23 aprile 2011

Michelepolo e il suo doppio



L'uno è piuttosto imbronciato, e l'altro indecifrabile

Teatro di Voci




Insieme a Luisa Vermiglio stiamo cercando di dare una forma al progetto (ERT Teatroescuola) Teatro di Voci, che significa coro e teatro insieme (ma esiste già, e si chiama Opera! No, no, credo sia più vicino all'idea originale greca di un coro sulla scena che non a quella di Jacopo Peri).
Da par nostro, per contribuire a questa idea, abbiamo pensato a immagini di Joan Mirò che potessero dar un po' di ambiente alle vicende del libretto.
Ah l'Opera! Questa idea davvero interessante si scontra con le esigenze di innumerevoli soggetti, che alle volte spingono verso la meta, alle volte tirano la coperta dalla loro parte, alle volte nè tirano nè spingono: stanno.
Copiando fondamentalmente l'idea della macedonia, il difficile è riuscire a farla affinché sia dissetante e bella da vedere, gustosa e multicolore, che non sappia solo di mela oppure di fragole, che si riesca a trovare la frutta adatta nei pochi negozi rimasti ancora aperti, e via di metafore.
Mi sembra di vederli litigare e scornarsi continuamente, Mozart e Da Ponte, Verdi e Boito, Britten e Myfanwy Piper: ci vuole più musica! no! ci vuole più teatro! più musica, è più importante del teatro! e allora fatti un concerto!

venerdì 22 aprile 2011

Copertine di libri




Per le scuole medie di Castions, Mortegliano e Basiliano (committente il Progetto Integrato Cultura di Codroipo e l'ERT Teatroescuola) sto curando il progetto di lettura ad alta voce "Bibliostaffetta".
Il primo incontro è dedicato ai libri, sul come scegliere un libro invece di un altro, come orientarsi senza annegare nell'offerta strabiliante di titoli e copertine dell'industria e dell'artigianato editoriale.
Proprio a questo riguardo è interessante sapere quali sono i meccanismi, complessi eppure quasi automatici, che le persone mettono in atto quando devono scegliere un libro.
Ai miei partecipanti spiego che raramente un titolo viene scelto dall'autore, e praticamente mai l'autore può decidere la copertina (Umberto Eco potrà, insieme a pochi altri).
In questo periodo sto leggendo i libri di Vera Birkenbihl, ottima autrice di libri sul linguaggio corporeo e sui meccanismi inconsci per cui ricerchiamo il piacere e la soddisfazione, anziché la frustrazione.
Bene: a questa ottima autrice hanno assicurato le più brutte copertine che io abbia visto da molto tempo, e dei titoli che la avvicinano pericolosamente ai manuali di felicità in 24/48 ore, da leggere magari in treno o in stazione.
Quei libri da leggere così, mentre si aspetta di fare le cose serie della vita.

Finût!




Par chest an di scuele o vin dât! Finût il zîr di cuindis scuelis dal friûl vignesie iulie, scuelis medîs e superiôrs: Marinoni e Percût di Udin, Solari di Tumieç, Einaudi di Palme, D'Aronco di Glemone, Mattei di Tisane e Psicopedagogic di San Pieri dai Sclavons (dite ancje San Pieri dal Natison); e lis scuelis medîs di Manià, Cormons, Cjasteons di Strade, Marian, Muzzane, Flumisel, Çervignan e Aquilee.
Son vignûts cun me Dek il Ceesa, Passion, Dj Tubet, e ancje Silvia Michelotti, Simone Sari, Gaia Baracetti, Fabian Riz.
Vin mostrât lavôrs dai Arbe Garbe, Jonokognos, Silvia Michelotti, Kosovni Odpaki, Tg Pignan, Radio Onde Furlane, Lorenzo Bianchini, Rai3.

Cumò ce restial? Mâl che ledi, cuindis puntadis radiofonichis dulà ridi e vaì par chel che e an tirât fûr denant dal gno microfono: a si puedis scoltà simpri achì http://www.ondefurlane.eu/radio-dis-2011/

mercoledì 20 aprile 2011

Stati generali della cultura



La regione autonoma FVG ha indetto, con il nuovo assessore alla Cultura ed allo Sport De Anna, gli Stati generali della Cultura, nome molto altisonante per una cosa che sembrava un po' l'audizione dal sovrano: una fila infinita, per dire delle cose, con la possibilità anche che il sovrano rispondesse subito, dicendo se la cosa andava bene oppure no, dicendo di accorciare a certi, non dicendo niente ad altri; chiamando un po' tutti quelli che volevano venire, invitando altri, che venissero, insomma, una cosa un po' confusa e un po' confondente dove il granitico sovrano è rimasto al suo posto, senza nemmeno fare pipì, per cinque, sei ore, leggende dicono anche sette ore.

Noi del Coordinamento autonomo lavoratori dello spettacolo ci siamo andati e abbiamo anche parlato, meglio, ha parlato Paola, ma cosa dire l'abbiamo deciso abbastanza insieme, da bravi colleghi. Comunisti, direbbero altri che meno apprezzano la finezza e hanno bisogno di vedere il buono e il cattivo delle cose, ben delimitati.

Che cosa sortirà tutto questo? Un nuovo Accordo? Nuove forme di finanziamento? De Anna ha parlato molto di criterî condivisibili, di trasparenza, di riorganizzazione. Fino a quando gli indipendenti rimarranno puri ed incontaminati, cioè isolati, faranno gli altri quello che vorranno.

martedì 22 marzo 2011

Radio Dîs 2011, where exactly?



Here we are in case you need to track our little tour!
Ah! sembra una cartina geografica normale, invece... no!

mercoledì 9 marzo 2011

Radio Dîs 2011



There's a brand new 2011 Radio Dîs version wandering around!
On peut voir dans la foto, on est deux individu de sexe masculin adulte de l'espèce appelée Homme moderne (Homo sapiens) ou plus simplement michelepolo et Dek Ill Ceesa.
I larìn atôr par un pôc te scuelis, cuant che i rivin e vegnin ancje a cjatanûs amîs artiscj par sunà, contà e scoltà.
Se avete una RADIO (Radio, apparecchio elettronico che permette di trasmettere e/o ricevere onde radio) potrete ascoltarci il martedì e il giovedì a partire dal 8 marzo sulla frequenza di Radio Onde Furlane 90.0 Mhz.
Streaming available worldwide 24/7 on www.ondefurlane.eu.

sabato 22 gennaio 2011

Premi Friûl 2010 - Il Biondo, il Brutto e la Cattiva



Il Biondo, il Brutto e la Cattiva hanno messo la loro sinistra effigie sull'edizione 2010 del Premi Friûl che si è tenuta a Udine, al teatro Palamostre: proprio per rendere chiaro che si trattasse di pala-mostre, e non di para-mostre. I Tre hanno cercato piuttosto inutilmente di rendere l'atmosfera premiabile: hanno persino cambiato vestiti, inventato neologismi, spifferato verità nascoste. Tutto per la bestia insaziabile del pubblico, della produzione, del loro famoso coach (detto il Mourinho dal Friûl). Al termine hanno vagato nella notte di Udine, cercando conforto, trovandolo, a volte.

mercoledì 12 gennaio 2011

Neveade



Insieme a Federico Scridel abbiamo raccontato questa bella storia natalizia (ma io, che sono tardo, l'ho scoperto davvero alla fine che la storia era di Natale: invece Federico ha detto, mentre gliela raccontavo: "Beh, si capisce subito che alla fine arriverà la Stella").
La storia l'ha scritta e magnificamente illustrata Emanuele Bertossi, scrite subite in lenghe, podopo voltade. Cussì mi pâr, a leile: no è la stesse robe scrivi par furlan, e voltà in talian. A reste chel savôr che une storie scrite in talian no à. And'à âtris.
Storia scritta in friulano e successivamente tradotta anche in italiano (non dall'autore, e si sente).
Editori Circolo culturale Menocchio (la classe non è acqua e nemmeno neve).

venerdì 26 novembre 2010

Muzike Musiche



Gnouf Premi Friûl metut adun con la musiche slovene, mi samee une idee grande. Vinars o sarai ancje jo sul palc dal palamostre par presentà la sezion slovene dal premi, sabide investe il Premi Friûl cun Andrea e Isabelle, e jo davour lis quintis a cirì di capì se o ai dât boingns conseis o no.
Leo Virgili ca l'organize mi a dite che chest a l'è un an di musiche punk

giovedì 25 novembre 2010

Pandi l'amour




Pandi l'amour, dialic a doi che o ai scrit par SUNS 2010, finâl taliane dal concors LIET International 2010. No l'è dut achì, a continue...

Michelepolo- Eco, Mojra, ven ca, mostrinsi a chiste int! Cjalainus trop biei co sin! E in fate, nô o sin achi par pandi l'amour. Ce vulial disi pandi l'amour? A voul disi compartì lis robis bielis te vite: biele int, buine musiche, sta insiemit!
Mojra-Capîsi
Michelepolo-Eh?
Mojra-O ai dite: Capîsi un cu l'altri
Michelepolo-Dal sigûr! Capîsi a l'è il fondament da l'amoûr!
Mojra-Ancje se no simpri a si capissisi al prin colp
Michelepolo-Eh?!
Mojra-O ai dite capîsi! Understand! Entènderse! Verstehen!
Michelepolo-Eh! Lis lenghis, bisugne dilu, in chist a son il plui grant intric. Jo i crôt che se i scomenciassin a scurtà il numar das lenghis tal mont, a saress un bon pas par la pâs, ta dut il mont. Se la int a tabaiassi dome, apunto, todesc, di sigure no fasaressin plui li vueris. Beh, forsit todesc no l'è une buine sielte
Mojra-La int a vûl tabaià inglès
Michelepolo-Iuste! Chê a sarèss la pâs! Sielgin duç l'inglès! Se i talebans a tabaiassin inglès, a no fasaressin la vuere, nissun al fasarès la vuere, a part i inglès e i merecans. Sì, a l'è di sielgj UNE lenghe e là indenant cun chê!
Mojra-Tu mertarès il premi Nonino par cheste to pensade!
(...)

giovedì 18 novembre 2010

Il paesino


Il paesino

Volevo dirvi questo. Sono nato in paesino, io. Capisco che non sia una grande notizia, anche perché non sono nemmeno nato “nel” paesino, dentro, no, sono nato nella periferia del paesino, dietro la curva che segnava la fine del paesino e quindi l'inizio della barbarie, o qualcosa del genere. Anche i paesini hanno la periferia, e questo bastava per escluderci, io, mio fratello, e gli altri tre con cui giocavamo sempre, bastava ad escluderci dal paesino. Noi lo sapevamo di essere esclusi, loro, quelli del centro, lo sapevano che ci escludevano.

Inizia così (ma continua) il mio pezzo iniziale per l'appuntamento di sabato 20 novembre presso l'ex chiesa di San Francesco, a Cividale, per l'evento Diversi sì, diseguali no, di cui allego locandina.

martedì 2 novembre 2010

Peer Gynt, la locandina



Questa l'idea di locandina per lo spettacolo di Peer gynt; pezzo di carta stampato e scritto, che io ho dato sempre come assolutamente scontato, che in Inghilterra ho scoperto essere detestato, perché deve valere la parola delle persone, la loro faccia, non un pezzo di carta, modo di vedere pare antiquato, sarà? Certe innovazioni paiono solamente velocizzare, come velocizzare un bacio, una stretta di mano, velocizzare, il più possibile. Adesso in Italia questo pezzo di carta è divenuto la differenza fra chi, come me, ce l'ha, e chi, come i miei attori, buoni o cattivi, meritevoli o no, se lo sognano giorno e notte. Chissà cosa ne avrebbe fatto Peer Gynt, della carta d'identità, lui che ha speso la sua vita a chiedersi: ma chi è Peer Gynt? Io, chi sono? Forse avrebbe chiesto: con questa carta, sai meglio chi sei? O gli altri, con questa, sanno chi sei?

sostenibile / non sostenibile



In collaborazione con due Enti regionali quali l'ERT teatroescuola e il LAREA Laboratorio regionale di educazione ambientale stiamo scrivendo la seconda edizione del laboratorio Teatrambiente, per capire come i temi della sostenibilità possano incrociarsi con quelli del teatro, per capire come la sete di storie del teatro possa essere soddisfatta dal sentimento di impotenza che sembra vincere ogniqualvolta si parla di mondo, ambiente, ecologia, tecnologia.
Negli incontri a Udine con esperti del teatro a scuola ho incontrato Marco Geronimi Stoll e le sue tesi del Minimo tecnologico e Massimo tecnologico che mi saranno spero molto utili per districare la matassa; vedi www.geronimi.it, le competenze del teatrante per l'infanzia.

L'anno scorso abbiamo concluso il laboratorio ed è stato davvero interessante vedere come la mia incertezza si ingigantisca a contatto con temi troppo grandi quali il mondo, la sostenibilità, il vivere quotidiano. E' possibile pensare che solo degli stupidi possono avere certezze al riguardo.

Sostenibilità, ambiente, futuro. Si pensa sempre che la possibilità del singolo sia nulla al riguardo, il sentimento di impotenza è totalizzante, perché, ad esempio, se delle maestre fanno la differenziata a scuola poi arriva una bidella che butta tutto nell'indifferenziato (storia vera).
Ma se si corre dietro al gigante si perde, è certo, perché la gara è sua. Ma se si decide di non correre quella gara, ecco che ciò che non si sospettava appare, e il pensiero cambia. La proposta di fondo potrebbe essere riassunta così: se ci fosse più teatro, ci sarebbero meno rifiuti?

E la domandona vera è "se ci fosse più felicità, ci sarebbero meno rifiuti?"

martedì 26 ottobre 2010

Scena pronta, a due minuti dall'inizio



Scena approntata, sulla sinistra il pianoforte, sulla destra lo spazio vuoto à la Brook per l'attrice, sullo sfondo la scala di ascesa à la Artaud.
In attesa de: pubblico cordiale, tecnici preparati, attori disponibili, pianisti intonati, copricapi professionali, api colorate di blu.

lunedì 25 ottobre 2010

Hemingway Gate



Fra Jesolo Lido ed il West, mi è capitato anche questa estate di lavorare a delle animazioni per il parco Aqualandia, dove il sig. Marco Bressan fa brillare il suo ingegno (il mio sbarluscica un po' meno). La veduta della foto è del nuovo ingresso del parco, in stile Newport. Tra pupe e bulli insomma, niente Marlin però, sardine in saor.

da Zaro



da Zaro (Toni Zaro + Patrizia), abbiamo passato una bella estate intorno al fuoco della domenica sera, a raccontarci storie come fossimo stati nelle stalle del filò.
lassù il fuoco non faceva mai dispetto, perché le temperature non sono da macchia mediterranea, ma da tundra.
E adesso, a vederlo, quel fuoco d'agosto, fa proprio gola. Adesso c'è il lungo inverno del nostro scontento.

giovedì 14 ottobre 2010

pipins in sedean city



En attedant le pipinotâr!
Pipins fats te scuele di Sedean city, 2010. And MichelePolo says:"ogni volte che i cjali lis fotografîs di pipins, a mi ven di ridi. I pensi che ae fin a son simpatics e a scugnin spetanus nô, a dai vite, vôs, robis di dì e di fà. Cence di nò a podin dome spietà". en attedant le pipinotâr

the buri's comedians



the worldwide famous Buri's hometown theatre company!
Attensiòn!
il teatri al dure il timp de serade, dopo vonde. doman o si scomence dut di gnouf o nuie. teatri e precariato è son fradis!

in realtât ancje lis busadis a durin il timp ca durin, nomo?

a whole Peer Gynt's company



Tutti questi marcantoni e queste cleopatre fanno parte di un progetto che partiva dal Peer Gynt del signor Enrico Ibsen, norvegese, secondo drammaturgo più rappresentato al mondo, gulp!

catch them till you can, davvero! Peer gynt devi prenderlo fin che c'è, poi se n'è andato, e così fanno i Peer Gynt's company. where are those, now? Scattered thru the big world