mercoledì 20 aprile 2011

Stati generali della cultura



La regione autonoma FVG ha indetto, con il nuovo assessore alla Cultura ed allo Sport De Anna, gli Stati generali della Cultura, nome molto altisonante per una cosa che sembrava un po' l'audizione dal sovrano: una fila infinita, per dire delle cose, con la possibilità anche che il sovrano rispondesse subito, dicendo se la cosa andava bene oppure no, dicendo di accorciare a certi, non dicendo niente ad altri; chiamando un po' tutti quelli che volevano venire, invitando altri, che venissero, insomma, una cosa un po' confusa e un po' confondente dove il granitico sovrano è rimasto al suo posto, senza nemmeno fare pipì, per cinque, sei ore, leggende dicono anche sette ore.

Noi del Coordinamento autonomo lavoratori dello spettacolo ci siamo andati e abbiamo anche parlato, meglio, ha parlato Paola, ma cosa dire l'abbiamo deciso abbastanza insieme, da bravi colleghi. Comunisti, direbbero altri che meno apprezzano la finezza e hanno bisogno di vedere il buono e il cattivo delle cose, ben delimitati.

Che cosa sortirà tutto questo? Un nuovo Accordo? Nuove forme di finanziamento? De Anna ha parlato molto di criterî condivisibili, di trasparenza, di riorganizzazione. Fino a quando gli indipendenti rimarranno puri ed incontaminati, cioè isolati, faranno gli altri quello che vorranno.