Questa l'idea di locandina per lo spettacolo di Peer gynt; pezzo di carta stampato e scritto, che io ho dato sempre come assolutamente scontato, che in Inghilterra ho scoperto essere detestato, perché deve valere la parola delle persone, la loro faccia, non un pezzo di carta, modo di vedere pare antiquato, sarà? Certe innovazioni paiono solamente velocizzare, come velocizzare un bacio, una stretta di mano, velocizzare, il più possibile. Adesso in Italia questo pezzo di carta è divenuto la differenza fra chi, come me, ce l'ha, e chi, come i miei attori, buoni o cattivi, meritevoli o no, se lo sognano giorno e notte. Chissà cosa ne avrebbe fatto Peer Gynt, della carta d'identità, lui che ha speso la sua vita a chiedersi: ma chi è Peer Gynt? Io, chi sono? Forse avrebbe chiesto: con questa carta, sai meglio chi sei? O gli altri, con questa, sanno chi sei?
martedì 2 novembre 2010
Peer Gynt, la locandina
Questa l'idea di locandina per lo spettacolo di Peer gynt; pezzo di carta stampato e scritto, che io ho dato sempre come assolutamente scontato, che in Inghilterra ho scoperto essere detestato, perché deve valere la parola delle persone, la loro faccia, non un pezzo di carta, modo di vedere pare antiquato, sarà? Certe innovazioni paiono solamente velocizzare, come velocizzare un bacio, una stretta di mano, velocizzare, il più possibile. Adesso in Italia questo pezzo di carta è divenuto la differenza fra chi, come me, ce l'ha, e chi, come i miei attori, buoni o cattivi, meritevoli o no, se lo sognano giorno e notte. Chissà cosa ne avrebbe fatto Peer Gynt, della carta d'identità, lui che ha speso la sua vita a chiedersi: ma chi è Peer Gynt? Io, chi sono? Forse avrebbe chiesto: con questa carta, sai meglio chi sei? O gli altri, con questa, sanno chi sei?
sostenibile / non sostenibile

In collaborazione con due Enti regionali quali l'ERT teatroescuola e il LAREA Laboratorio regionale di educazione ambientale stiamo scrivendo la seconda edizione del laboratorio Teatrambiente, per capire come i temi della sostenibilità possano incrociarsi con quelli del teatro, per capire come la sete di storie del teatro possa essere soddisfatta dal sentimento di impotenza che sembra vincere ogniqualvolta si parla di mondo, ambiente, ecologia, tecnologia.
Negli incontri a Udine con esperti del teatro a scuola ho incontrato Marco Geronimi Stoll e le sue tesi del Minimo tecnologico e Massimo tecnologico che mi saranno spero molto utili per districare la matassa; vedi www.geronimi.it, le competenze del teatrante per l'infanzia.
L'anno scorso abbiamo concluso il laboratorio ed è stato davvero interessante vedere come la mia incertezza si ingigantisca a contatto con temi troppo grandi quali il mondo, la sostenibilità, il vivere quotidiano. E' possibile pensare che solo degli stupidi possono avere certezze al riguardo.
Sostenibilità, ambiente, futuro. Si pensa sempre che la possibilità del singolo sia nulla al riguardo, il sentimento di impotenza è totalizzante, perché, ad esempio, se delle maestre fanno la differenziata a scuola poi arriva una bidella che butta tutto nell'indifferenziato (storia vera).
Ma se si corre dietro al gigante si perde, è certo, perché la gara è sua. Ma se si decide di non correre quella gara, ecco che ciò che non si sospettava appare, e il pensiero cambia. La proposta di fondo potrebbe essere riassunta così: se ci fosse più teatro, ci sarebbero meno rifiuti?
E la domandona vera è "se ci fosse più felicità, ci sarebbero meno rifiuti?"
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martedì 26 ottobre 2010
Scena pronta, a due minuti dall'inizio
Scena approntata, sulla sinistra il pianoforte, sulla destra lo spazio vuoto à la Brook per l'attrice, sullo sfondo la scala di ascesa à la Artaud.
In attesa de: pubblico cordiale, tecnici preparati, attori disponibili, pianisti intonati, copricapi professionali, api colorate di blu.
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lunedì 25 ottobre 2010
Hemingway Gate
Fra Jesolo Lido ed il West, mi è capitato anche questa estate di lavorare a delle animazioni per il parco Aqualandia, dove il sig. Marco Bressan fa brillare il suo ingegno (il mio sbarluscica un po' meno). La veduta della foto è del nuovo ingresso del parco, in stile Newport. Tra pupe e bulli insomma, niente Marlin però, sardine in saor.
da Zaro
da Zaro (Toni Zaro + Patrizia), abbiamo passato una bella estate intorno al fuoco della domenica sera, a raccontarci storie come fossimo stati nelle stalle del filò.
lassù il fuoco non faceva mai dispetto, perché le temperature non sono da macchia mediterranea, ma da tundra.
E adesso, a vederlo, quel fuoco d'agosto, fa proprio gola. Adesso c'è il lungo inverno del nostro scontento.
giovedì 14 ottobre 2010
pipins in sedean city

En attedant le pipinotâr!
Pipins fats te scuele di Sedean city, 2010. And MichelePolo says:"ogni volte che i cjali lis fotografîs di pipins, a mi ven di ridi. I pensi che ae fin a son simpatics e a scugnin spetanus nô, a dai vite, vôs, robis di dì e di fà. Cence di nò a podin dome spietà". en attedant le pipinotâr
the buri's comedians
the worldwide famous Buri's hometown theatre company!
Attensiòn!
il teatri al dure il timp de serade, dopo vonde. doman o si scomence dut di gnouf o nuie. teatri e precariato è son fradis!
in realtât ancje lis busadis a durin il timp ca durin, nomo?
a whole Peer Gynt's company
Tutti questi marcantoni e queste cleopatre fanno parte di un progetto che partiva dal Peer Gynt del signor Enrico Ibsen, norvegese, secondo drammaturgo più rappresentato al mondo, gulp!
catch them till you can, davvero! Peer gynt devi prenderlo fin che c'è, poi se n'è andato, e così fanno i Peer Gynt's company. where are those, now? Scattered thru the big world
mercoledì 25 agosto 2010
28 agosto

con la calma dei morti o dei forti o di altre entità che hanno *orti come finale mi metto a postare una notizia tempestiva
SABATO 28 AGOSTO, A UDINE, SUNS concorso internazionale di musica/musiche, mattatore presentatore michele polo da codroipo et mojra bearzot dalla bassa, dio bon.
speriamo che non piova, speriamo
giovedì 1 aprile 2010
sig. Ibsen
Il sig. Ibsen, norvegese di nascita e norvegese alla morte, non nel mezzo, ha scritto molti testi, tra cui il Peer Gynt su cui sto lavorando da un pezzo, e che non si esurirà con UNA messa in scena. Ha scelto un finale molto strano: ha fatto passare al protagonista mille avventure dappertutto nel mondo, e l'eroina l'ha lasciata a casa, a aspettare una vita intera. Quando poi Peer se ne torna a casa, a morire, da solo, senza nessuno che l'aspetti, ecco fa arrivare Solvejg con queste parole: "Io ti ho aspettato, perché hai sempre abitato il mio cuore, grazie a te la mia vita è stata una lunga canzone d'amore".
giovedì 11 marzo 2010
io, io, io, io, io

visto che sto lavorando al Peer Gynt, testo e lavoro che mi rende inquieto, e mi toglie certezze, se ce n'erano ancora, e me ne da' altre, che chissà se le volevo (ma certo che le volevo) allora visto che sono in questi stati qui, mi son detto, chi sono io? ed ho scoperto una foto scattata da michele trainiti, ed eccola qua
sabato 6 febbraio 2010
il CD!!!
abbiamo pubblicato un cd contenente lo spettacolo Ape blu, scritto da Serena e musicato da me. la prossima data sarà il 13 febbraio, a Buttrio. e poi voleremo, come le api
mercoledì 20 gennaio 2010
un diavolo cerca famiglia

ma un diavolo, perché se ne va via da dove viene, e se ne va in giro
per le case degli altri? i diavoli, si sa! è sempre colpa loro,
qualsiasi cosa succeda.
Cosa ci fa un burattino fuori dalla sua Baracca? la Baracca è la
sua casa, e allora! cosa ci fa a spasso Pantalone?
E se lui è fuori dalla baracca, chi è entrato al suo posto? Ci
sono entrati così tanti diavolassi che adesso là dentro non c'è
più posto per lui? Oppure ce n'è entrato solo uno, e adesso
Arlecchino sta tentando di scacciarlo, lui che di diavoli non ne
ha mai incontrato nemmeno uno, ma si sa, i diavoli bisogna
scacciarli, sennò dove andremo a finire! Ognuno a casa sua!
Ma chissà perché un diavolo se ne va in giro nelle case altrui,
chissà cosa cerca...
(una bellissima baracca come quella disegnata da belinda, magari)
mercoledì 22 luglio 2009
dove sono stato? atòr cun radio onde furlane!
in collaborazione con l'Arlef adio onde furlane ha prodotto Radio Dis, programma dal vivo per la scoperta di produzioni e opere in friulano che normalmente non si conosce ma che è moderna, nuie vilotis insome.io, Gegio Patruno e Dek Ceesa siamo andati i giro per il FVG in scuole medie e superiori per giocare e far ascoltare musica clips e rap dal vivo, con bellissimi risultati. poi io ho realizzato 15 puntate radiofoniche con interviste e commenti, disponibili per l'ascolto su http://www.ondefurlane.eu/?p=91
e la foto viene dall'auditorium di Mariano del Friuli, come potete vedere, realizzato da un architetto del periodo realista jugoslavo
domenica 19 luglio 2009
dove sono stato? a Udine!
seeee, a Udine, ma solo fisicamente! spiritualmente eravamo in africa, albania, afghanistan, danimarca! ho fatto un laboratorio e una regia con questi ragazzi qua, che mi mancano0 e che mi sono fioriti fra le mani man mano che lavoravamo insieme (non succede proprio con tutti). abbiamo anche fatto un Amleto, io che non ho mai fatto Shakespeare prima! e continueremo, indeed. Amleto, Italia!
ma dove sono stato? a Jesolo!
e la bestia che si vede qua è attaccata al soffitto della Tiki arena dove michele polo ha sputato pallini per un mese per fare la regia gli atleti e ballerine che fanno lo spettacolo The Maya legend show, per il parco Aqualandia. la scenografia davvero impressive è opera di Marco Bressan, che non è un mona essendo di Codroipo. io ho fatto spesso la figura del mona invece, guardando l'aspetto umano della faccenda. ma alla fine ho vinto io, lo spetttacolo è bello e l'insieme davvero forte. ai veneti sembra piacere molto, benissimo.
ma dove sono stato? a Mestre!
ebbene sì, sono stato a Mestre (dormivo in via casona, argh!!!) a fare un'esperienza bellissima: un seminario con Yoshi Oida, gran attore e fantastico maestro di teatro! esperienza bellissima, e gran gruppo di colleghi! davvero, non mi sono sentito il più peggio, il che evidentemente vuol dire che lo ero. certo che il sig. Yoshi a 75 anni ci dava ancora la polvere in molte cose, porcaptt. ma davvero grande esperienza, grasie Rosaria tu lo sai!
ma dove sono stato? a Villa Manin!
ecco un altro posto dove sono stato. a Villa Manin, a Codroipo (oh Codroipo, Codroipo!)
anche se la foto è stata scattata a Nimis, perché dopo tanto lavoràr siamo anche andati a spiegare che il Friuli ha dei lati positivi agli emigranti laziali, umbri e campani della mostra Terremoti d'Italia: quindi abbiamo spiegato che cos'era il frico, la polente, il gneur, lis fricis, il radic e il cabernet. è stato apprezzato. Insomma sono stato a Villa Manin come animatore della mostra Terremoti d'Italia, una esperienza che mi è molto piaciata, a me e a Petrolini. Anche se l'argomento era tremendo, doppiamente tremendo: Friuli e Abbruzzo. L'aspetto interattivo era davvero forte: merito di Flaminia e Delia! Ma nissun frut in Friùl cal conossi la storie da l'Orcolat? Si dismenteie dut, chi? par cjalà la tv? Nonos, veiso pierdut il sintiment?
ma dove sono stato? a Faedis!
ecco per esempio dove sono stato: alla scuola primaria di Faedis, dove ho tenuto il laboratorio Cjacis per la prima e la seconda, due classi impegnative, niente da dire. la prima particolarmaente, del tipo che cosa gli danno da mangiare la mattina, pane e volpe oppure pane burro e mattoni? alla fine, come spesso accade a Faedis, tutto miracolosamente è andato (quasi) a posto, così è stata una bellissima giornata conclusiva. e buone vacanze, sperando che cambino colazione. mandi!
martedì 16 dicembre 2008
blog di lavoro del laboratorio
ecco qua il link
per il blog di lavoro del laboratorio L'importante è avere una storia
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