Si dice che ogni scena a teatro deve portare un cambiamento nei personaggi, un punto di svolta, senza il quale la scena non può finire, oppure è una scena inutile. Quando me la spiegavano, sarà stato il 2014, qualcosa del genere, non ci capivo niente. In che senso una scena è inutile, continuavo a pensare dentro di me. Con tutta la fatica che si fa a scrivere una scena! Trovare i personaggi, fargli fare delle cose, questi personaggi devono pure cambiare? Ma perché? Non gli basta stare in scena?
Sono professionista dal 2005, tentante drammaturgo almeno dal 2011, nel 2022 ho capito. Che felicità.
Se hai capito spiegacelo, dicono i lettori, gli astanti, i colleghi. Giusto. Che sia chiaro una premessa: sto parlando della cosiddetta forma sonata musicale, cioè la forma A B A, che si chiama così in musica e non so come si chiami in teatro. Non importa. Sto parlando di teatro. La forma sonata della mia spiegazione dice che il mondo, la nostra vita, la nostra giornata, si aprono tutti con un A. Ovvero il mondo come si presenta a noi, come noi iniziamo a viverlo. Lo chiameremo A. Come inizia una storia, quello è A. Esempio: Cenerentola: il suo mondo si apre con la bellezza della sua vita. Poi arriva B. Per Cenerentola B significa la morte della madre, l'arrivo delle sorellastre terribili, pulire la cenere.
Tutti noi odiamo B. B è doversi staccare dalla tetta perché c'è lo svezzamento (allattare è ovviamente A). B è smettere di stare a casa per andare a scuola. B è persino smettere di andare all'asilo per andare alla scuola primaria. B è dover andare a lavorare (la mattina nel letto è ovviamente A).
Cenerentola però sogna ogni giorno di tornare a stare bene, e ce la farà. Cioè tornerà ad avere A - ma senza madre, senza infanzia, sarà A ma sarà un A diverso, giocoforza, il tempo non torna indietro per nessuno, nemmeno nelle fiabe.
Torniamo a noi, la scena: ogni inizio di scena è A. Poi arriva inevitabile implacabile B. I personaggi però vogliono A e faranno di tutto per riavere A. Quando ce la faranno, è finita la scena :-)
Capito? non c'è fretta