Il
progetto che abbiamo faticosamente pensato dentro la nostra testa
DEVE cambiare quando incontra le persone: idee, piccoli passi,
sguardi che succedono e ci chiedono occhi ed orecchie attente
e una disponibilità ad accogliere, dare spazio, far crescere.
C'è una
storiella di uno scrittore, che faceva sempre sogni bellissimi, e non
riusciva mai a ricordarli, e pensava che grandi libri avrebbe scritto
se se li fosse ricordati. Prese un blocco appunti e una penna, li
mise accanto al comodino, ripromettendosi di scrivere appena sveglio,
o durante la notte. Una mattina, si svegliò da un sogno fantastico e
pensò che gli fosse già sfuggito. Guardò il blocco, e c'era
scritto: un ragazzo ama una ragazza. Così sembra banale, ma quando
succede non lo è.
I
cantanti dicono che “si canta con la voce di oggi, non con la voce
che vorremmo, e nemmeno con quella di ieri o di domani. Oggi c'è
quella, e si canta con quella”. I
bambini sono in perenne cambiamento. Bisogna essere attenti a che le prove non siano “rifare la foto di ieri”.